martedì 1 gennaio 2013

Discorso di Inizio Anno


Un'altro anno e' trascorso e con lui 365 giornate piene, vissute pero' forse non altrettanto pienamente.
Credo che i discorsi di fine/inizio anno abbiamo la meravigliosa funzione di richiamare la nostra attenzione su di un momento preciso, in modo che si possa focalizzare il presente per meglio valutare il passato e progettare il futuro.
Quello che noi facciamo di regola a fine anno, a mio parere, potremmo fare,  anzi dovremmo fare tutti i giorni dell'anno. Le nostre giornate sono composte da altrettante albe e tramonti che ci possono aiutare a fare micro valutazioni sul nostro operato, sul nostro piu' o meno corretto agire.
Io credo che la nostra presenza debba essere cosi' costante da consentirci di fare il punto sulla nostra vita sempre, in qualsiasi momento, in modo da non aspettare un lungo ciclo solare per  renderci conto che nel complesso qualcosa non va.
O meglio, il riepilogo di fine anno e' si necessario e globale ma solo se accompagnato da piccoli riepiloghi giornalieri, settimanali, mensili  e stagionali, altrimenti rischia di essere troppo impegnativo, troppo ingombrante, troppo dispersivo e soprattutto troppo lontano nel tempo rispetto agli accadimenti che andremo a prendere in esame.
Le cose vanno viste da piccole, da giovani, da appena nate e, apprezzate o corrette subito, immediatamente, in modo che la nostra analisi sia piu' precisa possibile.
Impariamo dunque a lavorare su noi stessi senza aspettare le ricorrenze canoniche perche' non dimentichiamoci mai che ogni mattina si nasce e ogni sera si muore e sarebbe sempre meglio morire senza sospesi, senza rancori, senza rimorsi.

Nessun commento:

Posta un commento