martedì 4 settembre 2012

Il digiuno secondo Ohsawa: la Dieta Numero 7



 Nro   Cereali  Verdure  Zuppe Carne  Insalate  Dessert  Bevande

 7       100%
 6        90%      10%                              Bere il
 5        80%      20%                                 meno
 4        70%      20%    10%                     possibile
 3        60%      30%    10%
 2        50%      30%    10%    10%
 1        40%      30%    10%    20%
-1        30%      30%    10%    20%     10%
-2        20%      30%    10%    25%     10%      5%
-3        10%      30%    10%    30%     15%      5%




"Ci sono dieci modi di mangiare e bere che ci permettono di costruire una buona salute realizzando l'equilibrio Yin-Yang."


Queste sono le esatte parole che Georges Ohsawa uso' nello Zen Macrobiotique (La dieta Macrobiotica) per aiutare l'europeo degli anni '60 disorientato dal drastico cambiamento sociale ed economico di quell'epoca.
Usciti dalla guerra, annientati dalla fame e dalla poverta', gli abitanti del vecchio continente si sono buttati nella ricostruzione, hanno dedicato tutto il loro tempo e le loro energie per il raggiungimento di uno stile di vita dignitoso ed essendo ogni fenomeno, come ci insegna la Macrobiotica, parte del Tutto e dipendente dalle sue regole, si passo' dalla vita umile, rurale, carica di privazioni, ad una vita agiata, industriale e contraddistinta dall'abbondanza.
Ogni cosa si trasforma nel proprio contrario.
I nostri genitori, e ancor prima i nostri nonni senza ombra di dubbio vivevano un'equilibrio inconsapevole, facevano la cosa giusta si, ma con la motivazione sbagliata.
Educavano i loro figli ad accontentarsi, al vivere parvo ma non perche' avessero veramente compreso il profondo significato di questo gesto, semplicemente perche' non ce n'era e non essendocene, altro non si poteva.
Mangiavano cio' che trovavano sul posto e nella giusta quantita' offerta dalla stagione ma anche questo non perche' avessero appreso l'importanza della localizzazione e della stagionalita' degli alimenti, bensi' perche' non se lo potevano permettere.
Le scelte se non mediate dalla consapevolezza non hanno alcun valore, non vengono "capite", non valgono come esperienze e ci condannano a commettere errori.
E' stata proprio la nostra "incoscienza" a fornire terreno fertile al consumismo occidentale del ventesimo secolo.
Ogni cosa si trasforma nel proprio contrario.
Ohsawa arriva da noi proprio nel periodo storico di svolta e da grande maestro quale era perse tempo e denaro per insegnarci, per avvertirci del pericolo al quale saremmo andati incontro, insomma la sua visione lucida e premonitrice degli eventi gli permise di prospettarci gia' la crisi che stiamo vivendo.
Con un semplice grafico composto da tipologie di alimenti e percentuali sintetizza la filosofia plurimillenaria d'Estremo Oriente.Traduce per cosi' dire l'istinto-intuizione in termini tecnici, schematizza la naturalezza del vivere, la rende una materia idonea ad essere insegnata.
Ci dice che la dieta piu' complessa e' la dieta moderna, che la composizione del pasto piu' difficile da realizzare e' proprio la tanto osannata dieta Onnivora che ci consiglia di mangiare un po' di tutto. Difficile in quanto difficoltosa nel suo bilanciamento.
Equilibrare significa padroneggiare la materia, conoscere profondamente se stessi e sentire quando si e' in armonia con il Tutto, cosa assai lontana dal nostro "involontario" gesto di aprire il frigorifero e mangiare cio' che vi troviamo all'interno e ci attrae maggiormente ai sensi.
Ci dice inoltre che la dieta la piu' semplice, quella dalla quale dovremmo ripartire e che ci consentira' di riconquistare uno stato di salute perfetto e' la dieta numero 7, composta esclusivamente da cereali integrali. E' praticabile da tutti perche' non occorre in questo caso conoscere come il cibo lavori, non occorre nemmeno capire cio' di cui abbiamo bisogno, ci verra' insegnato strada facendo, il riso integrale cosi' come l'orzo, il farro, il miglio, il grano saraceno ci riporteranno ad una sorta di equilibrio perduto consentendoci di eliminare tutti gli eccessi, dopodiche' saremo liberi di scegliere, di "allargare", man mano che il nostro giudizio si affinera'.
La dieta numero 7 e' a tutti gli effetti un digiuno, un digiuno che potremo permetterci qualche volta in piu' rispetto alla piu' conosciuta astinenza completa dal cibo. Mangiare solo cereali integrali ci fa riflettere sull'essenzialita' della vita, ci fa capire che tutto quello che ci serve e' li', davanti ai nostri occhi, e' cosi' semplice eppur cosi' difficile da credere.
La 7 non e' solo una terapia alimentare bensi' e' una lezione di vita. Quando decidiamo di fare la 7 poniamoci ad essa con il giusto atteggiamento e soprattutto con il dovuto rispetto.
Nel chaos della nostra esistenza con la 7 introduciamo un elemento di pace, di rasserenamento, di chiarificazione.
Capiamo che i nostri grandi errori affondano le loro radici nell'eccesso, come invece per i nostri nonni venivano nutriti dalla carenza. Ma solo la 7 ci aiuta a capire veramente questo, altrimenti saremo costretti a ripetere, ripetere, ripetere, sabbutti di qua e di la dalle violente mareggiate della vita, incolpando e maledicendo chiunque ci stia a fianco ma evitando accuratamente di fare il piu' sentito dei mea culpa.
Non esiste un periodo consigliato per fare la 7, Ohsawa dava questo suo personale consiglio, ci esortava a metterci a sette tutte le volte che sentiamo di non aver capito qualcosa, tutte le volte in cui non riusciamo a trovare una via d'uscita ai nostri problemi, tutte le volte che pur credendo di essere arrivati capiamo che siamo sempre li', per strada ne' all'inizio, ne' alla fine, semplicemente per strada ed infine tutte le volte che capiamo che basterebbe cosi' poco ma......




 

2 commenti:

  1. Se dovessi seguire pedissequamente il consiglio di Ohsawa dovrei stare a 7 dodici mesi all'anno!!! Scherzi a parte,non credi che l'autunno si presti meglio che altri periodi a seguire una 7? In estate faccio veramente fatica a mangiare riso integrale per due giorni di seguito!

    RispondiElimina
  2. direi che ogni stagione si presti per la 7. esistono tantissimi modi per cucinare il cereale. dalla 7 composta di sole gallette (per chi e' molto yin, pieno di liquidi e adatta per l'inverno), alla 7 di sole creme (per chi e' invece yang, asciutto e, di conseguenza, piu' adatta per l'estate). anche nella 7 esistono parecchie sfumatore di colore, non trovi? piu' che la stagione, io, come diceva Ohsawa, capirei quando e' il caso di farla PER ME, e soprattutto quando le mie condizioni lo permettono. Oggi lavoriamo tutti, facciamo una vita molto frenetica e stressante ed inserire una 7 all'interno di una nostra giornata "tipo" ci creerebbe piu' disagi che benefici. non credi? facciamo dunque la 7 quando sappiamo di poterla fare con il giusto rispetto. rispetto sia nei confronti di una grande possibilita' curativa (fisica, psicologica e spirtuale) che la vita ci offre, e rispetto nei confronti della nostra esistenza, la quale si merita ben di piu' di qualche cucchiaiata di riso masticata in malo modo giusto per arrivare alla fine dei fatidici 10 giorni che abbiamo letto essere consigliati.......
    lo dico a te ma lo ricordo anche a me lu. troppe volte dimentichiamo chi siamo e quali siano le reali priorita' della vita.

    RispondiElimina