lunedì 24 settembre 2012

Verso l'Autosufficienza



Un concetto cosi' semplice e istintivo come quello dell' autosufficienza, del bastarsi, del consumare prevalentemente alimenti e oggetti da noi prodotti, necessita ai giorni nostri, un vademecum, una vera e propria guida che ci ricordi di come sia possibile, anzi auspicabile, arrivarci.
Il concetto dell'autosufficienza si richiama ad un' esigenza di nuova generazione.
Privati del nostro tempo, che, irresponsabilmente abbiamo ceduto all'industria,  nell'arco di mezzo secolo ci siamo trovati costretti ad acquistare tutto ma proprio tutto cio' che ci serve per vivere, dall'acqua alle verdure, dai detersivi al sapone, dal pane all'olio.
Il cammino a ritroso che, faticosamente ci permettera', attraverso la ricerca dell'automantenimento di riconquistare la liberta' di cui ci siamo privati, si prospetta essere lungo. Vendere le nostre ore, ci ha portato nell'arco di poche generazioni, a lasciare che i nostri campi divenissero incolti, ad abbandonare tradizioni centenarie, a perdere sementi e di conseguenza a far si che la terra e l'umanita' tutta stia quotidianamente perdendo quella biodiversita', che e'  primaria fonte di vita.
 
. La semplificazione  e' sicuramente il primo passo da compiere. Semplificare ci portera' inevitabilmente ad avere meno necessita', di conseguenza a dover lavorare meno e...  a spendere meno.
Le comodita', oltre a complicarci l'esistenza, richiedono denaro sia per l'acquisto delle stesse che per il loro mantenimento.
Meno comodita' significa meno oggetti, cioe' meno soldi e inevitabilemente piu' tempo.


.La riconquista del tempo e' senza ombra di dubbio il secondo passo da fare per chiunque sia arrivato a riconoscere nella dipendenza dall'esterno la privazione di uno dei diritti fondamentali dell'uomo.
Riappropriarsi del proprio tempo significa poter decidere liberamente su come e quando spenderlo, significa poter fare le cose quando si ha voglia o quando e' meglio farle, piuttosto che farle nei ritagli di tempo o ancor peggio farle fare a qualcun altro.
Con la nascita dell'industria e della politica consumistica, abbiamo deciso di cedere a poco prezzo le nostre giornate, abbiamo deciso insomma di rinunciare a fare in casa per acquistare qualcosa di fatto, di pronto, qualitativamente piu' scarso pero', rispetto a cio' che avremmo preparato noi, solo se ne avessimo avuto il tempo!

.Terzo e ultimo passo che ci viene richiesto di fare e' senza ombra di dubbio l'impianto di un orto, la coltivazione degli ortaggi in primis e del cereale in seguito.
Affinando le nostre conoscenze sull'arte culinaria inizieremo a preparare e conservare cio' che abbiamo pazientemente prodotto o semplicemente raccolto.
Impareremo a riconoscere le erbe spontanee e, anche queste, andranno ad integrare la nostra dieta, nonche' la nostra dispensa invernale.

Ecco chiuso il cerchio, ecco la piu' grande dichiarazione di indipendenza mai scritta.


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